La dieta BARF: Un approccio naturale per il benessere dei gatti del Bengala

Pubblicato il 22 aprile 2024 alle ore 21:16

La dieta BARF

Un approccio naturale per il benessere dei gatti del Bengala

Mentre ci sono molte opzioni di cibo commerciale disponibili sul mercato, sempre più proprietari stanno esplorando alternative più naturali e nutrienti, come la dieta BARF. Ma cos'è la dieta BARF, ti chiederai?

L'acronimo sta per "Bones And Raw Food" o "Biologically Appropriate Raw Food". Questa dieta si basa sull'idea di fornire ai gatti alimenti simili a quelli che consumerebbero nella natura, come carne cruda, ossa, organi e verdure.

Attenzione, non è strettamente necessario introdurre la dieta BARF!

I Bengala non hanno particolari problemi di dieta, quindi anche delle crocchette e del cibo umido di qualità, con pochi carboidrati e una maggioranza di proteine, accompagnate da tutte le vitamine e i minerali essenziali, sono perfettamente adatte a loro.

Inizialmente concepita per i cani, il concetto si è adattato con successo anche ai felini, rispecchiando meglio le loro esigenze nutrizionali innate. Per i gatti del Bengala, che per natura sono carnivori stretti, scegliere un’alimentazione cruda significa garantire loro una dieta simile a quella che avrebbero in natura.


I gatti del Bengala discendono dai felini selvatici e ne mantengono in parte le caratteristiche. Nel loro DNA è scritto il bisogno di una dieta a base di carne cruda, poiché il loro tratto digestivo è ancora profondamente radicato nelle abitudini dei cacciatori. Anche se vivono accanto agli esseri umani e hanno accesso a cibi pronti, il loro tratto digestivo non si è  ancora completamente adattato alla vita domestica, rimanendo fondamentalmente simile a quello dei felini selvatici. Di conseguenza, una dieta cruda imita da vicino ciò che consumerebbero in natura.

 

Uno studio scientifico ha dimostrato che i felini necessitano di un cibo composto al 50-60% da proteine, al 20-30% da grassi e al 3-8% da carboidrati. Questo dimostra ulteriormente quanto sia importante fornire ai gatti del Bengala un'alimentazione che rispecchi le loro esigenze nutrizionali innate, come la dieta BARF.

I Benefici della dieta BARF per i gatti del Bengala

1. Salute dentale: Il consumo di ossa crude aiuta a mantenere puliti i denti del tuo gatto del Bengala. Masticare le ossa aiuta a rimuovere il tartaro e a promuovere una migliore igiene orale, riducendo così il rischio di malattie gengivali e altre problematiche dentali.
2. Pelo più sano: Una dieta BARF ben bilanciata fornisce tutti i nutrienti di cui ha bisogno per mantenere un pelo sano e lucente. Le proteine di alta qualità e gli acidi grassi presenti nella carne cruda favoriscono la crescita di un mantello folto e brillante.
3. Sistema immunitario: Gli alimenti crudi sono ricchi di enzimi e antiossidanti che supportano il sistema immunitario del tuo gatto del Bengala. Una dieta BARF ben formulata può aiutare a prevenire le malattie e a migliorare la resistenza alle infezioni.
4. Miglior digestione: I gatti sono carnivori obbligati e il loro tratto digestivo è adattato per digerire la carne cruda. La dieta BARF rispetta la natura carnivora del tuo gatto del Bengala, fornendo alimenti facilmente digeribili che promuovono una migliore salute digestiva.

Come introdurre la dieta BARF al tuo gatto del Bengala

Prima di iniziare la transizione alla dieta BARF, è importante consultare il veterinario per assicurarsi che sia adatta al tuo gatto del Bengala e che venga bilanciata correttamente per soddisfare tutti i suoi bisogni nutrizionali.


Quando sei pronto a iniziare, segui queste linee guida:

 

1. Graduale transizione: Passa gradualmente dalla dieta attuale alla dieta BARF, miscelando progressivamente sempre più cibo crudo nella sua dieta abituale.
2. Variazione delle proteine: Assicurati di offrire una varietà di proteine, tra cui carne di pollo, manzo, tacchino e pesce. La variazione aiuta a garantire che riceva tutti i nutrienti di cui ha bisogno.
3. Includi ossa crude: Sono una componente essenziale della dieta BARF e forniscono al tuo gatto del Bengala importanti minerali come calcio e fosforo. Assicurati che siano adeguate alla sua taglia e supervisionalo sempre durante il consumo.
4. Verdure e organi: Aggiungi piccole quantità di verdure tritate e organi come fegato e cuore
per garantire un bilancio nutrizionale ottimale.
5. Monitora la salute: Osserva attentamente il tuo gatto durante la transizione e dopo l'adozione della dieta. Cerca segni di miglioramento come pelo più lucente, aumento dell'energia e digestione migliore.

Ricorda che, affinché il nostro gatto ottenga dal cibo tutto ciò di cui ha bisogno per restare in salute, il suo pasto crudo deve essere preparato in maniera appropriata. Anche in natura, i gatti non si nutrono solo della carne muscolare delle loro prede, ma hanno bisogno di assumere frattaglie come cuore, fegato e polmoni, nonché una parte delle ossa e della pelliccia della preda, in grado di fornire loro calcio e fibre. Questo assicura che riceva una gamma completa di nutrienti - vitamine, minerali e antiossidanti - replicando più fedelmente l'alimentazione che avrebbe nella natura. Le ossa e la pelliccia aggiungono anche fibre alla dieta del tuo gatto, supportando la salute digestiva e fornendo una fonte naturale di calcio. In parole povere, il concetto è che la BARF non deve ridursi ad una semplice alimentazione a base di carne muscolare cruda.


Quindi, quando pianifichi i pasti crudi per il tuo gatto del Bengala, assicurati di includere una varietà di alimenti che riflettano la dieta completa e bilanciata che avrebbe in natura. In questo modo, garantirai al tuo amico felino tutto ciò di cui ha bisogno per vivere una vita lunga, sana e soddisfacente.


È bene tenere presente che se decidi di adottare la dieta BARF dovrai investire tempo e sforzi nella preparazione dei pasti. Bisogna cercare le ricette, comprare carne fresca, tagliare gli ingredienti per renderli mangiabili dal gatto, soppesare i complementi alimentari, mescolarli, confezionare il tutto in singole porzioni e metterle nel congelatore: ovviamente si tratta di un’operazione che richiede molto lavoro, non da tutti.

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