Le marcature feline: il linguaggio segreto del tuo gatto (parte 1)

Pubblicato il 28 gennaio 2025 alle ore 22:38

Pipì o Marcature? Scopriamo la differenza

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In casa "Leopard Brigade" si fa di tutto per garantire che questi piccoli leopardi arrivino nelle loro nuove case già educati all’uso della lettiera. Crescendo in un ambiente dove ogni elemento è pensato per loro – dall’area giochi alla disposizione strategica delle lettiere, alla selezione attenta della sabbia – imparano rapidamente dove è giusto fare i loro bisogni. Questo fa sì che i problemi di marcatura o pipì fuori dalla lettiera siano eventi rari e spesso legati a circostanze specifiche, come:

 

  • Un forte stress (ad esempio un trasloco o l’arrivo di un nuovo animale).
  • La presenza di un rivale o un altro gatto che invade il loro territorio.
  • Il calore, nel caso di gatti non sterilizzati (ma la sterilizzazione risolve quasi del tutto il problema).

 

Eppure... può capitare. Anche dopo mesi dal loro arrivo, alcuni gatti – anche quelli che sembravano "impeccabili" – potrebbero decidere, un giorno, di fare la pipì fuori dalla lettiera. Perché succede? Beh, non c’è una risposta unica o definitiva, perché ogni gatto è un mondo a sé. Ogni comportamento ha una causa specifica, che può dipendere da mille fattori: il loro stato d’animo, il territorio, la salute fisica, o persino un cambiamento nella loro routine.

Per quanto la marcatura possa sembrare un comportamento "problematico", è in realtà un mezzo di comunicazione molto complesso e naturale per il gatto. Non ti preoccupare: non è una "vendetta" o un dispetto, ma un modo che i gatti usano per esprimere i propri bisogni o rispondere a un disagio. Vediamo insieme cosa significa realmente marcare il territorio, perché lo fanno e come possiamo interpretare questo comportamento. Ma ricorda sempre che, se il problema persiste o diventa difficile da gestire, è fondamentale rivolgersi a un esperto. Un consulente comportamentalista felino saprà analizzare nel dettaglio la situazione e aiutarti a trovare la soluzione migliore per te e il tuo micio.

Ora, facciamo un passo indietro e mettiamoci nella testa del tuo micio. Sì, perché dietro ogni marcatura c’è un messaggio ben preciso. Andiamo a scoprire insieme perché succede e, soprattutto, perché non è la fine del mondo (anche se quella volta che hai trovato il divano “battezzato” forse l’hai pensato).

Perché i gatti marcano il territorio?

Lo fanno da sempre, ed è una parte fondamentale della loro comunicazione. La marcatura è un po’ come dire: "Ehi, questo posto è mio, sono stato qui e voglio che lo sappiate tutti!".

Nella natura selvaggia, i gatti utilizzano la marcatura per:

  • Definire il proprio territorio e comunicare agli altri gatti chi è il "proprietario" di quell’area.
  • Segnalare la propria presenza in modo chiaro e inequivocabile. È un biglietto da visita, ma con odore.
  • Attrarre un partner nei periodi di calore (questo vale soprattutto per i gatti non sterilizzati).

Anche il Bengala, pur essendo un gatto domestico e allevato con amore, conserva quell’istinto ancestrale di voler lasciare il proprio "marchio". Ma grazie al loro addestramento e a un ambiente equilibrato, questo comportamento è di solito molto contenuto.

Le marcature, spesso effettuate con piccole quantità di urina spruzzata verticalmente su pareti, mobili o altri oggetti, hanno un'origine biologica ben precisa. I gatti possiedono ghiandole speciali situate nelle loro zampe, sul mento e persino vicino alla base della coda, oltre ovviamente al potente odore dell'urina. Questi segnali chimici contengono informazioni utili per gli altri gatti, come l'età, il sesso, lo stato riproduttivo e persino l'umore.

Per fare un paragone simpatico: è come se il tuo micio avesse lasciato un post-it sulla porta di casa scritto in "lingua felina". Il messaggio potrebbe essere:

  • “Questo è il mio spazio, meglio che non ti avvicini.”
  • Oppure: “Sono qui e sono pronto per accoppiarmi!”

È importante sapere che marcature occasionali, specialmente nei gatti non sterilizzati, non sono un problema comportamentale, ma una manifestazione dei loro istinti naturali. Ad esempio:

  • In calore: sia i maschi che le femmine possono marcare per segnalare la propria disponibilità.
  • Cambio di ambiente: un nuovo territorio può stimolare il gatto a "segnarlo".
  • Nuovi odori: se il tuo gatto sente un odore che non conosce, potrebbe voler "coprirlo" con il proprio profumo.

Pipì o marcatura? Quando è normale?

Sebbene agli occhi umani possano sembrare la stessa cosa (dopotutto, si tratta sempre di urina, no?), per il tuo gatto sono due azioni completamente differenti.

Fare pipì è un atto che il gatto compie per svuotare la vescica, proprio come facciamo noi. Avviene quasi sempre nella lettiera, soprattutto se il tuo micio è stato educato sin da piccolo, ma se capita fuori, di solito significa che c’è un problema di salute, stress o insoddisfazione legato alla lettiera stessa.
Marcare, invece, è tutt’altra storia: è un comportamento istintivo, ancestrale e – nel caso dei gatti non sterilizzati – una pratica quasi inevitabile. Attraverso la marcatura, il tuo gatto comunica con l’ambiente e con gli altri animali: sta lasciando una sorta di “biglietto da visita” olfattivo per affermare la sua presenza o reclamare un territorio.

E qui arriva la curiosità scientifica: l’urina usata per marcare è chimicamente diversa da quella normale. Contiene una concentrazione maggiore di feromoni, particolari molecole che fungono da "messaggi olfattivi" per altri gatti. È come se il tuo micio dicesse: "Questo è il mio spazio. E sì, sono un tipo fantastico!".

Ecco a voi Tokyo - il nostro "marcatore" seriale

Come riconoscere la marcatura rispetto alla pipì normale?

Ecco alcune differenze chiave:

  1. La postura del gatto:

    • Quando fa pipì, il gatto si accovaccia e svuota la vescica per intero.
    • Quando marca, invece, si posiziona in piedi, con la coda sollevata e leggermente tremolante, e spruzza una piccola quantità di urina su superfici verticali (muri, porte, mobili).
  2. Dove avviene:

    • La pipì fuori dalla lettiera viene solitamente trovata su superfici orizzontali, come tappeti o divani.
    • La marcatura, invece, avviene quasi sempre su superfici verticali.
  3. L’intensità dell’odore:

    • L’urina usata per marcare ha un odore più forte e pungente, a causa dei feromoni. Sì, sfortunatamente, questo significa che non puoi ignorarla facilmente!

E se il mio gatto è sterilizzato ma marca lo stesso?

Anche i gatti sterilizzati possono occasionalmente marcare, seppure con minore frequenza. Le cause possono essere diverse:

  • Stress o insicurezza: Se qualcosa sconvolge la loro routine (un trasloco, una nuova persona in casa, un cambiamento improvviso), il gatto può usare la marcatura come forma di auto-rassicurazione.
  • Presenza di altri gatti: Anche i gatti sterilizzati possono sentirsi minacciati dalla presenza di altri mici nel territorio, soprattutto se vivono in ambienti ristretti.
  • Bisogni insoddisfatti: Lettiera sporca, cibo non gradito o mancanza di stimoli possono portare a comportamenti di marcatura.

In questa prima parte abbiamo fatto un po’ di chiarezza tra due comportamenti apparentemente simili ma in realtà molto diversi: la pipì fuori dalla lettiera e la marcatura. Abbiamo visto come la marcatura sia un comportamento istintivo, più comune nei gatti non sterilizzati. D’altra parte, la pipì fuori dalla lettiera ha cause generalmente diverse, che vanno dal disagio legato alla lettiera stessa a situazioni di stress, ansia o persino problemi di salute. Questi aspetti saranno esplorati nella seconda parte, dove approfondiremo le possibili ragioni di questo comportamento e come affrontarlo al meglio.

 

Se noti marcature persistenti o un comportamento strano, la cosa migliore da fare è rivolgersi a un veterinario per escludere problemi di salute e, successivamente, a un consulente comportamentalista felino. I professionisti possono aiutarti a individuare la causa e a trovare una soluzione su misura per il tuo micio. Perché, alla fine, la comunicazione felina è un’arte… e a volte serve un traduttore esperto!

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